Strage al tribunale di Milano quando un uomo entra armato,
spara 13 colpi, uccide un giudice, un
avvocato e un testimone, più due feriti. Sfortuna? eppure va detto che i
tribunali italiani rigurgitano di amuleti apotropaici pieni come sono, come una
surrettizia pinacoteca di regime, di crocifissi di tutti i costi e di tutte le
dimensioni appesi su tutti i muri. E qui ci scappa una riflessione: se tutti
quei feticci non riescono a proteggere giudici, avvocati e quant'altro
pertiene ai locali che quei crocifissi
vigilano notte e giorno dall'alto delle pareti, se si rivelano essere soltanto
inorganici pezzi di legno incapaci di valutare e provvedere, allora
giustamente la gente si chiede: ma che senso ha per l’Italia passare per un
paese pagano idolatra senza neppure avere il vantaggio di qualche miracoluccio, quantomeno
quando servirebbe a salvare delle vite umane? E magari pure cattoliche.